Parla di Noi “LA STAMPA”
Gli effetti del Covid non si sono riversati solo su bar, ristoranti e alberghi. A farne le spese c’è anche il mondo Horeca che raggruppa le categorie di freddo, lavaggio e cottura del settore alimentare. A rappresentarlo c’è Efcem, associazione nazionale di quaranta aziende che producono attrezzatture. Il loro fatturato è pari a 5 miliardi di euro l’anno, con una capacità di export del 70% e punte dell’80% su alcuni settori. «Il valore del made in Italy è riconosciuto in tutto il mondo. L’impatto del Covid, però, è stato drastico» spiegano dall’associazione.
Il settore ha subito un calo del 30-40% sulle vendite. Perché se baristi e ristoratori chiudono per mesi e incassano meno, va da sé che non investano in nuove attrezzature. «La dinamica del settore professionale è stata completamente diversa da quella delle vendite domestiche – dicono da Efcem –. Mentre il privato si è rivolto all’acquisto online, con un trend anche positivo, nell’ambito Horeca non è accaduto lo stesso.
Ora le attese sul 2021 sono varie, perché non si sa quanto durerà la pandemia. Auspichiamo la riapertura delle strutture, non solo quelle ristorative ma anche ricettive.
Che si possa ripartire col turismo, con le mense per aziende e scuole.
Solo quelle degli ospedali non si sono mai fermate, ma è una fetta di mercato troppo piccola».
Oltre a chi produce attrezzature c’è anche chi le vende e dalla provincia trova uno slancio per fare consegne in tutta Italia. Project Food è un’azienda nata a Casale Monferrato dall’intraprendenza di un ventenne, Edoardo Imarisio. Classe 1999, nel 2018 ha deciso di aprire il suo Amazon di attrezzature alimentari.
L’input è arrivato dopo due anni di gavetta nell’azienda del padre, Pietro Imarisio titolare della «Imarisio Frigo» sempre a Casale. «Non ci facciamo concorrenza – spiega –, anzi lavoriamo insieme. Io faccio manutenzione e presto assistenza a mio figlio in Piemonte e Valle d’Aosta».
Dall’e-commerce nato per rinnovare l’azienda di famiglia, Edoardo ha avuto un’intuizione: creare il suo sito personale a cui qualsiasi ristoratore o barista può rivolgersi per acquistare. La consegna viene garantita in 24 ore, con servizio di assistenza e reperibilità quotidiana.
Tutti i pezzi provengono da magazzini certificati sparsi per l’Italia, a eccezione delle attrezzature del freddo che vengono prodotte in Cina.
«Si parla poco della crisi di questo settore, ma l’abbiamo vissuta eccome», ammette il giovane imprenditore che nel 2018, anno di inizio attività, ha chiuso con un fatturato di 400 mila euro e ha deciso di reinvestire tutto. Rischio che è stato premiato, con un guadagno nel 2019 pari a un milione e mezzo di euro. «Nel 2020 – spiega – dovevamo raggiungere i 3 milioni, in base a preventivi e ordini, ma abbiamo chiuso in perdita, con un calo del 10%.
Ho pagato di tasca mia i dipendenti, che non sono mai stati a casa. Anzi, ho assunto nuovo personale e ho investito anche nel lockdown, costruendo le sale demo in cui gli acquirenti possono testare i prodotti in loco o da remoto.
Siamo gli unici in Italia a garantire questo servizio». Anche se dal 2019 al 2020 gli ordini sono calati del 4%, i preventivi a gennaio 2021 hanno raggiunto quota 537 mila euro, confronto ai 260 mila di gennaio 2020, con un aumento di circa il 106%.
La vendita nel territorio della provincia alessandrina nel 2020 è stata pari a 230 mila euro di attrezzature, quasi il doppio se confrontata con i 130 mila del 2019. La costanza di Edoardo Imarisio lo sta premiando.
Il lavoro fatto nel 2020 ha permesso alla sua Project Food di quadruplicare le richieste di preventivi. «Anche se i clienti non acquistano subito – spiega – , è un modo per fidelizzarli e farci conoscere».
Link articolo http://bit.ly/lastampaprojectfood
Articolo uscito su LA STAMPA del 11 Marzo 2021